sabato 18 novembre 2017

Data: 18/11/2017
Testata giornalistica: News-town
Sit in degli autisti Tua nella sede dell'Aquila per protestare contro scorporo tratte interregionali


Gli autisti e dei lavoratori di Tua hanno dato vita, questa mattina, a un sit-in nella sala riunioni della sede di Bazzano, all'Aquila, per chiedere un confronto con le istituzioni regionali sulla riorganizzazione che, dal 1° gennaio, interesserà l'azienda.

"E' una riorganizzazione che impatterà in maniera significativa su questo territorio" denuncia Domenico Fontana, segretario provinciale della Filt Cgil " Siamo preoccupati sia per il mantenimento del servizio sia per l'impatto che la riorganizzazione avrà sui livelli occupazionali. I nostri appelli non sono stati ascoltati".

Il sit-in si è sciolto dopo che i lavoratori sono riusciti a strappare un appuntamento al presidente D'Alfonso.

La riforma del trasporto regionale voluta dalla giunta prevede di togliere la contribuzione pubblica alle tratte interregionali - che da servizi essenziali diventerebbero tratte commerciali soggette tutti gli effetti alle leggi di mercato - e di voler riassegnare queste ultime a Sangritana Spa, una società nata nel 2011 come propaggine della Fas (Ferrovia Adriatico Sangritana) divenuta ben presto una scatola vuota priva sia di mezzi che di dipendenti. Sangritana Spa avrebbe dovuto essere liquidata già da tempo ma ciò non è mai avvenuto.

Secondo i sindacati, e in particolare secondo la Cgil, se andasse in porto questa riforma, in una volta sola verrebbe inferto un colpo mortale a tutto il sistema del trasporto pubblico regionale, ai livelli occupazionali di Tua (il rischio è che si perdano 50 posti di lavoro nelle tratte interregionali interessate dal provvedimento) e ai cittadini, che vedrebbero ridursi il numero delle corse.

La tratta più colpita dal provvedimento, affermano il sindacato e i lavoratori, è quella L'Aquila-Roma, oggi frequentatissima da centinaia di pendolari.

La riorganizzazione, sempre secondo la Cgil, segnerebbe inoltre un deciso passo indietro sia rispetto all’accorpamento delle tre aziende di trasporto regionale (Gtm, Sangritana e Arpa) dalle quali è nata Tua sia rispetto alla riforma Madia, che ha imposto un taglio drastico alle società partecipate locali.

Per dire no alla riforma, lo scorso 15 settembre la Cgil aveva indetto anche uno sciopero regionale.

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