Data: 18/11/2017
Testata giornalistica: AbruzzoWeb | |
L'Aquila: Sit-in lavoratori Tua, ''con corse a Sangritana 26 posti a rischio''. "Nessun politico aquilano ha speso una parola per evitare tutto questo. Noi lavoratori siamo sul piede di guerra, siamo esasperati, non lavoriamo più in tranquillità, siamo costretti a turni disumani, con autobus ormai vecchi"
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L'AQUILA - Turni di lavoro esasperanti, 26 posti di lavoro a rischio, poca sicurezza degli autobus, ormai vecchi e fatiscenti, e il "furto" delle linee extraregionali da parte della Sangritana Spa: per dire "No" a tutto questo, i dipendenti del deposito dell'Aquila della Società unica abruzzese di trasporto (Tua) si sono ritrovati, questa mattina, per un sit-in spontaneo davanti alla sede di Bazzano. Il motivo centrale della protesta risiede nella riorganizzazione del trasporto pubblico voluta dalla Regione, a cui i dipendenti si "opporranno con ogni mezzo", che prevede il passaggio del ramo commerciale, cioè trasporto merci e linee extraregionali, dalla Tua alla Sangritana Spa. Uno dei problemi nasce proprio sulla tratta L'Aquila-Roma, nella quale attualmente lavorano 26 dipendenti aquilani e che, se passasse ad un'altra società, sarebbero "di troppo". "Per effetto di questa riorganizzazione si avrebbe un eccesso di personale e i posti di lavoro di 26 dipendenti sarebbero a rischio", sottolinea il segretario provinciale Filt-Cgil, Domenico Fontana, che durante il sit-in ha ricevuto una chiamata da Pescara: "Il presidente della regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, è stato avvisato della manifestazione e dei motivi che hanno spinto i lavoratori ad organizzarla e oggi alle 15, ci riceverà insieme a una delegazione di autisti, per cercare di risolvere al meglio". "Noi saremo al loro fianco per far valere i loro diritti - spiega Fontana - i diritti delle loro famiglie e di tutti gli utenti che ogni giorno viaggiano con Tua, a cui va garantito il servizio". Non è la prima volta che i dipendenti del deposito aquilano portano all'attenzione delle istituzioni i problemi che si trovano ad affrontare ogni giorno, ma finora dicono di non aver ricevuto alcuna risposta vera e concreta. "Nessun politico aquilano ha speso una parola per evitare tutto questo. Noi lavoratori siamo sul piede di guerra, siamo esasperati, non lavoriamo più in tranquillità, siamo costretti a turni disumani, con autobus ormai vecchi - spiega Claudio Sfarra dipendente della Tua - Oggi abbiamo garantito il servizio, per il rispetto che abbiamo verso i nostri utenti, ma se la questione non verrà risolta chiuderemo i cancelli e siamo pronti a farlo già domani". |
sabato 18 novembre 2017
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